La carta dei vincoli viene redatta al fine di individuare le limitazioni d’uso del territorio comunale derivanti da norme in vigore dal contenuto prettamente geologico.

Si definiscono vincoli le limitazioni alla libera disponibilità di un bene. La tavola individua le aree soggette a prescrizioni derivanti da vincoli ricognitivi e vincoli conformativi.
I vincoli ricognitivi interessano intere categorie di beni che meritano una tutela particolare per la loro stessa natura, o zone che per le loro specifiche caratteristiche devono essere trattate in maniera differente dal restante territorio. Alcuni esempi sono il vincolo idrogeologico, le tutele dei beni storici e dei beni ambientali (parchi, riserve naturali, zone alpine, boschi, fiumi, ecc.).
I vincoli conformativi derivano da leggi specifiche che tutelano la funzionalità di beni di interesse pubblico e devono essere recepiti dai piani urbanistici. Alcuni esempi sono le fasce di rispetto stradale, cimiteriale, degli elettrodotti e dei depuratori.

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